«Il governo Meloni svela la sua strategia di fronte alle consuete difficoltà economiche: tagli massicci nel settore pubblico, con particolare enfasi su scuola, sanità e welfare. Questa politica di riduzione della spesa sociale conferma le ideologie della destra, trasformando il concetto di Paese in un’entità pubblica sempre più piccola e impoverita, mentre il settore privato sembra brindare a questa direzione», lo afferma in una sua nota il Segretario Generale Spi Cgil Foggia, Alfonso Ciampolillo.
Il segretario è preoccupato soprattutto per la crisi che sta colpendo la sanità: «la falsa affermazione riguardo all’incremento delle risorse per il Fondo Sanitario mette in luce una politica che, invece, incentiva la sanità privata a discapito di quella pubblica. Questo, unito all’assenza di provvedimenti per il rinnovo dei contratti e l’assunzione di professionisti della sanità, segnala un atteggiamento miope e disinteressato nei confronti del sistema sanitario nazionale.»
Secondo Ciampolillo, anche nel settore dell’istruzione, le lacune sono evidenti: «Le riforme proposte sembrano orientate a modelli antiquati di neosegregazione sociale, privatizzazione dell’istruzione e ad un pericoloso indebolimento della scuola pubblica statale.»
«Si fa sempre più evidente la mancanza di attenzione del Governo alle emergenze e alle esigenze della società», conclude il segretario.
Il segretario è preoccupato soprattutto per la crisi che sta colpendo la sanità: «la falsa affermazione riguardo all’incremento delle risorse per il Fondo Sanitario mette in luce una politica che, invece, incentiva la sanità privata a discapito di quella pubblica. Questo, unito all’assenza di provvedimenti per il rinnovo dei contratti e l’assunzione di professionisti della sanità, segnala un atteggiamento miope e disinteressato nei confronti del sistema sanitario nazionale.»
Secondo Ciampolillo, anche nel settore dell’istruzione, le lacune sono evidenti: «Le riforme proposte sembrano orientate a modelli antiquati di neosegregazione sociale, privatizzazione dell’istruzione e ad un pericoloso indebolimento della scuola pubblica statale.»
«Si fa sempre più evidente la mancanza di attenzione del Governo alle emergenze e alle esigenze della società», conclude il segretario.
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