Marciapiedi e strade dissestate che provocano spesso rovinose cadute; quartieri scarsamente illuminati, e non soltanto in periferia; centri sociali per la terza età chiusi; liste di attesa per le prestazioni sanitarie sempre più lunghe. La critica situazione in cui versano gli anziani a Foggia è stata al centro di un’approfondita riunione del direttivo della Lega Spi Cgil di Foggia Centro. “La città è precipitata in una situazione di invivibilità ormai endemica, che si scarica con particolare virulenza sulle categorie più deboli, a cominciare dagli anziani”, ha detto, introducendo i lavori, il Segretario della Lega, Salvatore Bruno.
Alle criticità insorte negli ultimi tempi, si aggiungono quelle che vengono da lontano, come la mancanza di ascensori negli immobili di edilizia popolare: “per molti, troppi anziani – aggiunge Bruno – non c’è altra scelta che restare chiusi in casa, rinunciando a qualsiasi possibilità di socializzazione”. Il sindacato dei pensionati della Cgil è preoccupato per la mancanza di risposte da parte del Comune, guidato, dopo lo scioglimento del Consiglio Comunale decretato dal Governo, da una Commissione Straordinaria: “Quando lo Stato decide di sostituirsi alle istituzioni locali nell’amministrazione di una città – aggiunge il segretario della Lega – dovrebbe porre al centro della sua azione i cittadini, ascoltarli, coinvolgerli. Tutto questo a Foggia non sta avvenendo. Il Centro per Anziani Palmisano è stato chiuso con una decisione unilaterale che non condividiamo. Chiediamo alla Commissione un incontro urgente per verificare insieme la possibilità di riapertura del servizio. “Nel corso della riunione del direttivo, è stato approfondito anche il tema del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (P.N.R.R.): “una grande opportunità per Foggia, per superare il grave momento di difficoltà che la città sta vivendo” – ha osservato Bruno, illustrando le notevoli opportunità di intervento offerte dal Piano per servizi sociali, disabilità e marginalità sociale; rigenerazione urbana e housing sociale, inclusione sociale. La relazione del segretario ha suscitato un intenso e appassionati dibattito. Tutti gli intervenuti hanno concordato sulla richiesta di un incontro urgente con la Commissione Straordinaria per la riapertura del Centro Palmisano e fare il punto sui programmi e sui progetti amministrativi in tema di politiche sociali e di interventi finanziabili con il P.N.R.R.Sulle liste d’attesa e sui problemi dei quartieri popolari periferici è intervenuto, concludendo la riunione, il Segretario Generale dello Spi Cgil della provincia di Foggia, Alfonso Ciampolillo, che ha illustrato i risultati di una ricerca promossa dal sindacato dei pensionati sui tempi medi di attesa per le prestazioni sanitarie.
“Per quanto riguarda le visite specialistiche, nell’ultimo semestre del 2021, in riferimento alle richieste per prestazioni “urgenti” o “brevi”, solo 2 delle 14 tipologie di prestazioni previste sono state erogate nella tempistica prevista. La situazione è ancora più critica per quanto riguarda le prestazioni diagnostiche, solo 8 su 66 sono state erogate nei tempi previsti; ben 16 su 66 sono state erogate in tempi troppo lunghi, con una percentuale di copertura delle prenotazioni inferiore al 50 per cento”, ha detto Ciampolillo, annunciando che lo Spi Puglia sta per aprire sul tema un tavolo di confronto con la Regione Puglia.
Per quanto riguarda le periferie, Ciampolillo ha illustrato le iniziative che Spi Cgil sta portando avanti nel capoluogo dauno: è stato avviato un confronto con l’Arca di Capitanata per l’installazione di ascensori negli immobili di edilizia popolare che ne sono sprovvisti, soprattutto al CEP. Sempre al CEP, sta dando buoni risultati il rilancio della sede decentrata di piazza Giovanni XXIII 7, in cui il sindacato dei pensionati offre servizi di tutela previdenziale e fiscale, in collaborazione con il patronato Inca e con il Caaf della Cgil. Ciampolillo ha concluso annunciando la prossima apertura di uno sportello InformAnziani a Parcocittà, a servizio dei rioni Candelaro e Croci.
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