È passato un anno dalla prematura scomparsa di Alfonso Ciampolillo, storica figura del mondo sindacale e della sinistra foggiana. E davvero tanti sono stati i compagni e gli amici che hanno voluto onorarne la memoria, partecipando alla messa che si è svolta nella Chiesa di San Giovanni Battista, officiata dal parroco, don Antonio Padula.
A ricordarlo è stato Carlo D’Andrea, subentrato a Ciampolillo nell’incarico di segretario generale del sindacato pensionati della Cgil di Foggia. Ecco le commosse parole pronunciate da D’Andrea.Siamo riuniti in questo luogo sacro per rendere omaggio a un uomo la cui vita è stata fatta di impegno, dedizione e, soprattutto, amicizia sincera.
Alfonso ha saputo unire tanti di noi, instaurando legami profondi ed autentici che hanno rafforzato il senso di comunità e fratellanza. Il suo esempio di lotta per i diritti e di solidarietà quotidiana rimane un esempio da seguire.
Alfonso ci ha lasciato un’eredità di valori ed impegno che continua a vivere in ciascuno di noi, nelle persone che lo hanno conosciuto, nelle battaglie che ha portato avanti con determinazione e nel senso di comunità che ha sempre alimentato.
Il suo esempio resta un punto di riferimento per chi crede nella giustizia sociale, nella solidarietà e nella tutela dei diritti.
Ricordarlo oggi non significa solo rendere omaggio alla sua figura, ma anche assumersi la responsabilità di portare avanti quel cammino che lui ha contribuito a tracciare, con la stessa passione e lo stesso senso di responsabilità verso gli altri.
La memoria di Alfonso non si esaurisce nel ricordo, tocca a noi mantenerla viva, continuando ad operare nel suo esempio, per il benessere della comunità.
Nell’occasione, Carlo D’Andrea ha annunciato che Cgil e Spi Cgil ricorderanno Ciampolillo in un incontro che si svolgerà il 9 maggio prossimo.
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